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Arte e tecnologia si incontrano con "Quadruslight": un gruppo internazionale di artisti uniti con Queenlight nell'intento di lanciare la prima forma di pittura concepita espressamente per superfici retroilluminate.

 

Le opere  Quadruslight sono ripensate e rivissute attraverso la retroilluminazione  (luci led), utilizzando come supporto  non più la classica tela bensì  materiale innovativo, preposto per la dimmerazione della luce.
La luce, quella di un moderno pannello luminoso, diventa parte integrante dell'opera  e ne trasforma  completamente il messaggio, generando nel fruitore nuove suggestioni.
La luce creata dalla tecnologia, da una moderna “artigianalità”, sublima così la stessa arte.
Con questi presupposti le possibilità sono diverse: dipingere direttamente sul tessuto retroilluminato oppure intervenire con rivisitazioni sulla stampa dell'opera "originaria" su tela, escludendo il carattere seriale.

La mostra a Matera, from Painting to Print è testimone di questo processo creativo, che investe una larga produzione dell'artista e che vede la nascita di un'opera dedicata, dall'omonimo titolo, "Matera".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un altro esempio è il quadro "architetture trasfigurate" di seguito descritto
 

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In occasione del centenario della nascita, l'opera trae spunto dal primo periodo del Bauhaus, quando la scuola era diretta da Gropius, per poi ricongiungersi al terzo, quello diretto da Mies Van der Rohe. L’opera proposta richiede sia creatività sia mestiere: “l’artista è una elevazione dell’artigiano” diceva Gropius. Per farlo il Maestro proponeva spesso il concetto di «interdisciplinarietà», concetto ripreso da Luì Gobbino che presenta una stampa retroilluminata di un suo quadro realizzato con tecnica mista. I valori diffusi dal Bauhaus dell’ultimo periodo nel campo delle arti applicate, nella pittura, nella scultura e soprattutto nell'architettura sono fonte di ispirazione per il soggetto dell’opera architetture trasfigurate. Il trasfigurare presuppone cambiamento, metamorfosi, trasformazione ed è su questi aspetti che si sofferma l'artista, utilizzando forme e mezzi tipici della contemporaneità. Partendo da un’immagine di un edificio moderno, tridimensionale, statico, che richiama fermezza e stabilità, il quadro diventa un insieme fragile, quasi liquido, con accostamenti di elementi diversi e precari: un blob, diretto a produrre un effetto ironico e stridente che diventa altro da sé.

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